QUATTRO CANDELINE (pubblicato su “Parole in rete”, agosto 2022)

Così  Parole in rete compie quattro anni. In questi quattro anni gli strumenti tecnologici hanno ulteriormente pervaso le nostre vite, condizionando l’umanità in modo sempre più incisivo e rapido, consentendo, attraverso di essi, un potente controllo di pensiero, emozioni, modi e azioni delle persone. I bisogni  delle persone, siano essi singoli o gruppi sociali, vengono manipolati e indirizzati, per mezzo dell’informazione riguardante la cosiddetta realtà, di cui viene operata una rappresentazione, una narrazione rispondente alle esigenze dei gruppi di potere. Psicologia e sociologia concorrono alla costruzione della manipolazione: ciò è sempre avvenuto nel corso della storia ma oggi le conquiste della scienza e della tecnologia rendono più inquietanti e pericolosi i mezzi messi a disposizione perché sono in grado di influenzare fortissimamente psiche e comportamenti, di pervadere aspetti individuali, familiari, lavorativi, economici, giuridici… Sulle pagine della nostra pubblicazione abbiamo cercato, in modo certamente non esauriente, di rivelare alcune forme di manipolazione e delle loro insidie , nel tentativo di ampliare la consapevolezza dei nostri lettori nell’individuare l’incidenza delle manipolazioni negli ambiti della cultura, dell’istruzione, dell’informazione.Riteniamo di aver dato una visione coerente.

Ci siamo occupati della dequalificazione della scuola il cui scopo formativo non è certamente quello di fornire una visione d’insieme e di preparare menti aperte, ma piuttosto quello di limitare la comprensione del mondo con la parcellizzazione del sapere (ottobre ’18); abbiamo parlato dei problemi dei giovani attraverso il modellamento delle competenze culturali e la limitazione dello sviluppo cognitivo, dei problemi dei più giovani (novembre ’19); delle problematiche organizzative e di altro genere della scuola, dell’alimentazione delle paura nella scuola (agosto, settembre ’20), della chiusura della pedagogia contemporanea (ottobre ’20). Ci siamo occupati delle relazioni fra cognitività e onde elettromagnetiche (aprile ’19); dell’esposizione dei più  giovani ai dispositivi tecnologici e dei loro connessi disturbi di comportamento (maggio ’19): All’uso manipolatorio della paura è collegato il ruolo servile dei mezzi d’informazione ( settembre 21, aprile 22),abbiamo guardato  alla manipolazione attraverso la parola (novembre 2020), nonché all’uso della lingua sul web (dicembre ’20). Abbiamo trattato temi riguardanti il sistema d’informazione e la paura, un certo uso della lingua e l’alimentazione della paura (febbraio e luglio ’21) , dei condizionamenti che ne derivano, e il controllo della mente per mezzo della paura (agosto ’21). 

Abbiamo parlato della modificazione dell’etica e  di alcuni esperimenti di ingegneria sociale. Ci siamo affacciati  sulla finestra della manipolazione finanziaria e della sovranità monetaria (dicembre ’18); sulle libertà e limitazioni dell’arte e della scienza (febbraio ‘’19).

Siamo tornati più volte sui temi della manipolazione dell’opinione pubblica (giugno ’19),sui pericoli della tecnologia, e sulle strategie per plasmare l’immaginario collettivo (luglio ’19), sull’ideologizzazione della teoria gender (luglio ’19) e sulle sue implicazioni nel mondo della scuola (agosto ’19), sui progetti mondialisti (febbraio ’20).

Ci siamo occupati di casi storici e di fakenews di ieri e di oggi, dei falsi dell’informazione (ottobre e novembre’18, gennaio ’19). Sulle manipolazioni storiche siamo tornati nel luglio ’22 e sulle manipolazioni nella rappresentazione del mondo nel giugno ’22.

Ci siamo interessati alla tendenza a dissolvere la coscienza della normalità e della normatività, della disgregazione, del disorientamento sessuale e della decostruzione dell’identità (gennaio ’20), in relazione anche alla teoria gender. È stato di nostro interesse l’argomento dell’appiattimento della biodiversità, delle tecniche di manipolazione e estinzione genetica programmata di specie animali (luglio ’20). Ci siamo posti dubbi e domande sula cosiddetta pandemia, lasciandosi suggestionare da pestilenze letterarie (aprile ’20), e dalla presenza di malattie in letteratura (aprile ’20); sulle limitazioni del dissenso (novembre  e dicembre ’21); sulle limitazioni di libertà personali in pandemia ( marzo ’21); sui pericoli della tecnologia (gennaio ’22) sulle condizioni di libertà di pensiero e di stampa (maggio ’22).

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